lunedì 30 settembre 2013

La finta beatificazione delle donne

In questo periodo della beatificazione delle donne dove i salotti televisivi si riempiono di donne che spiegano come educare l'uomo, di veline che spariscono per dare vita alla figura dei velini maschi, di donne che diventano capi tribù, mi sorge un atroce pensiero. Per anni ci siamo giustamente battute per la legittima pretesa di veder riconosciuti i nostri diritti e per avere le stesse opportunità degli uomini.Ora stiamo puntando così fortemente l'indice contro i limiti del maschio, stiamo discutendo sui pregiudizi storici che da anni ci portiamo avanti, ci stiamo così vergognando delle battute sessiste che si fanno ovunque che stiamo passando alla pretesa di essere beatificate come Giovanna d'Arco.
Ma a parole sappiamo benissimo che per salire i gradini della civiltà bisogna essere autocritici, bisogna ammettere ed analizzare i propri errori e di conseguenza bisogna lavorare sui propri limiti e difetti.  Siamo così concentrate a classificare i maschi in immaturi, traditori, egoisti, violenti, maleducati, mammoni, prevaricatori, sessisti che ci stiamo dimenticando che anche noi possiamo essere divise in classi. E vi assicuro che non sono molto piacevoli. Molte di queste categorie, in cui tutte noi potremmo rientrare, mi fanno vergognare di essere donna.
La prima categoria di donne che mi fa inorridire sono le ex mogli. Ma non tutte le ex mogli. Ma quelle che hanno come unico scopo della loro vita quella di rovinare la vita all'ex marito. Cercano ogni modo per fargli pagare i suoi errori. Ed il modo più becero per farlo è quello di usare i figli che diventano merce di scambio e di ricatto. E per fare questo vengono aiutate da avvocati, in genere donne single e frustate, che con i loro cavilli e contenziosi fanno di tutto per trovare degli appigli per torturare il poveretto.
La seconda categoria è quella delle donne che si lamentano incessantemente del loro uomo. Il poveretto non fa una cosa giusta neanche per caso e quindi viene massacrato senza sosta. Naturalmente queste sono quelle che si lamentano dei loro uomini a letto e poi sono le prime ad andare a dormire vestite come uno che si accinge a scalare l'everest e nell'intimità sono più fredde di un ghiacciolo in Alaska. 
La terza categoria è quella delle donne che vivono in modalità "uomo sei mio" e per cui si relazionano solo così con tutti gli uomini. Gattamorta e moine sono il loro status. Riescono a farsi detestare da tutte le altre donne ma riescono ad abbindolare tutti gli uomini fessi. 
E poi ci sono quelle che usano l'uomo come un burattino o come il loro zerbino. Iniziano prima di tutto ad annientare tutte le amicizie dell'uomo, poi allontanano madre, sorelle, nipoti e obbligano l'uomo in questione a scegliere tra lei e loro.
Poi c'è la tipologia del "lui non vuole figli" e fanno finta di accettarlo ma dimenticano di prendere la pillola. Poi ci sono quelle così ossessionate da avere figli che pongono un aut aut alla loro metà " se mi vuoi dammi un figlio". Come se un figlio fosse un giocattolo da prendere al primo negozio.
E poi ci sono quelle che accettano il ruolo dell'amante e siccome lui non si decide a dirlo alla moglie, lo fanno loro. E credetemi troveranno il modo di farlo sembrare una casualità. Ma poi ci sono anche le mogli che perdonano tutto a loro marito perchè "tanto è fatto così", "tanto prima o poi cambia" o ancora peggio "torna sempre da me alla fine".
E si potrebbe andare avanti all'infinito. Donne ossessionate dalla forma fisica che guardano chi mangia più di una foglia d'insalata al giorno in malo modo, che pensano che le donne formose siano malate. Poi c'è la bellona che si circonda di amiche bruttine solo per emerge e perchè le piace "vincere facile". Poi ci sono donne che vogliono la parità con l'uomo ma quando vedono una donna bella ed intelligente rivestire un ruoko di successo dicono "chissà a chi l'avrà data per arrivare li".

Insomma care donne non è che siamo molto meglio degli uomini. Un'esame di coscienza e un po' di mea culpa forse ci farebbero crescere in modo civile e forse solo così potremmo definirci migliori degli uomini.

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