venerdì 10 ottobre 2014

Ma era uno scherzo

Giorni fa un ragazzino di 14 anni è stato vittima di un crimine schifoso. 3 maggoorenni in un autolavaggio gli hanno infilato un compressore nell'intestino mandandolo quasi al Creatore. E già questo supera la follia. Ma quello che mi fa specie sono i genitori. Invece di tacere, correre dal figlio e torturarlo di botte o disconoscerlo, cosa fanno? Lo difendono dicendo "era 7 o scherzo". Ora cari genitori dopo un'affermazione del genere posso ben capire perché i vostri figli possano aver messo in atto un abominio del genere. Fate un piacere, tacete e sparite. 
E un test sul QI prima di fare figli non sarebbe poi tanto sbagliato.

giovedì 2 ottobre 2014

I nonni

Oggi è la festa dei nonni e degli angeli custodi. Credo non ci sia unione migliore. Io i miei nonni non li ho più purtroppo da tempo, ma i loro visi, le loro espressioni, i loro racconti ed insegnamenti sono sempre con me.
I nonni sono un alto valore da cui dobbiamo trarre tutto il sapere e tutto l'amore possibile.  Senza di loro la nostra vita sarebbe più grigia, più vuotsa e più triste. E anche se non sono più con noi fisicamente sono vicino a noi in un abbraccio continuo ricco di amore.

lunedì 15 settembre 2014

Belen e la sensibilità

Ieri, domenica 14 settembre, si è sposata la Canalis.  E qual è il peggior incubo di una sposa? Essere offuscata da un'invitata. E alla povera Elisabetta questo è successo.
La Belen si è presentata con un abito blu elettrico con corpetto da pattinatrice e spacco inguinale. E il mondo del web si è lanciato e diviso tra favorevoli e contrari. Ma la Belen dovrebbe ogni tanto imparare a tacere. Sul suo profilo instagram ga offeso una ragazza che si era permessa di darle dell egocentrica r della fuori luogo. Nick della ragazza è bambolina. Risposta di Belen:"hey bambolotta ti rode? Vuoi questo vestito? Non ti si chiude la zip"
Ora cara Belen prima o poi accadrà anche a te che la zip non ti si chiude, che ti cadrà tutto grazie alla gravità.  E dall'alto della tua intelligenza non capisci che forse le ragazzine per entrare in un abito come il tuo lottano con malattie e complessi. Cara Belen non potremo permetterci tutte un abito come il tuo ma per fortuna possiamo scegliere di non avere la tua sensibilità e il tuo "cervello".

martedì 12 agosto 2014

Addio Robin

Ci hai regalato emozioni, sorrisi, lacrime, divertimento e riflessione. Per me sarai sempre "capitano, mio capitano". Vola ora "l di là dei sogni". 

E proprio quando credete di sapere qualcosa, che dovete guardarla da un'altra prospettiva, anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovrete provare. Ecco, quando leggete per esempio, non considerate soltanto l'autore, considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice che molti uomini hanno vita di quieta disperazione.
Non vi rassegnate a questo! Ribellatevi!
Non affogatevi nella pigrizia mentale. Guardatevi intorno!
Osate cambiare. Cercate nuove strade.

lunedì 11 agosto 2014

Luna


Schettino e la gestione del panico

Non sono mai stata una che parla o pensa per stereotipi. Il "questa è l'Italia" mi ha sempre generato una sorta di sana tristezza. Ma oggi forse questa breve frase racchiude un po' tutto il marcio che c'è in giro. Pochi giorni fa la notizia che Francesco Schettino fosse salito in cattedra alla Sapienza mi ha fatto strabuzzare gli occhi. Ma quando ho letto che ha tenuto una lezione sulla "gestione del panico" mi è veramente caduto tutto quello che poteva cadermi.

Schettino, che ha portato l'Italia sui gradini più alti della vergogna è salito in cattedra in una delle Università più prestigiose del Bel Paese.
Un uomo, inteso come genere non come sostanza, che per una sua bravata o per far contenta la signorina di turno, ha non solo distrutto una nave da milioni di euro, non solo ha rovinato l'eco sistema di un'isola meravigliosa, ma cosa ben più grave ha ucciso 34 persone che erano su quella nave a godersi le meritate vacanze. 

Ma Schettino ha mai dimostrato vergogna per quello che ha fatto? Si è mai scusato, ha mai chiesto perdono a chi ha perso una persona cara? Ha mai chiesto scusa alla sua Nazione per averla fatta deridere da tutto il mondo? NO.

Non ha avuto neanche la decenza di tenere un profilo basso, nascondersi dalle telecamere, chiudersi anche per finta in un eremo a recitare il mea culpa. Oh no! Lui poverino era in giro per party a Ischia.

E noi (noi inteso come Sistema Italia) cosa facciamo? Lo invitiamo in Tv ( e a quanto pare da Salvo Sottile ha ricevuto quasi 60 mila euro), ci divertiamo a ricostruire la scena con i plastici di Vespa, lo seguiamo ovunque vada. 

Ma chiamarlo alla Sapienza a tenere una lezione sulla gestione del panico è veramente una cosa ridicola. E dire ridicola è riduttivo. Insomma cosa ne sa uno che ha messo il suo bel sedere al sicuro su uno scoglio mentre la sua nave affondava e non ha pensato minimamente di provare a salvare il salvabile? 
Che poi il suo legale, Cataldo Calabretta, intervenga dicendo che non era una lectio magitralis ma solo un commento ad un video sul naufragio della Costa Concordia,è al limite dell'assurdo.
Un capitano di una nave, con la sua responsabilità, invece di essere dietro le sbarre a marcire e a scontare i suoi giorni per quello che ha fatto, va in tv, in giro per l'Italia, e addirittura in un'Università. Quindi dovrebbe essere un esempio per le generazioni future. E poi ci lamentiamo di dove siamo arrivati.
E poi c'è gente che studia una vita, si fa un culo tanto, ed è costretta o ad andare all'estero o con due lauree, tre master a fare la cassiera (con tutto il rispetto per la categoria) a tempo determinato.

Fossi io la madre, la sorella di un passeggero che è annegato quella notte, che ha trovato la morte come un topo intrappolato, che si è reso conto della fine che stava facendo, non vorrei nulla da quell'uomo, se così si può definire tale. 

Schettino è la prova lampante di come siamo ridotti. Lodiamo i criminali, chi fa danni, chi uccide, chi genera solo stragi. Io fossi un parente di quei passeggeri non vorrei le sue scuse od eventualmente i suoi soldi. Io vorrei che Schettino una volta tanto facesse l'inchino giusto. Ai parenti delle vittime e a chi ha perso la sua vita.




domenica 10 agosto 2014

Il dolore e la morte

Ho sempre pensato al rapporto che le persone hanno con la morte. Io, non ho un rapporto molto bello. Beh chi ce l'ha direte voi. Io credo che la morte ci metta di fronte al senso di fine che ogni giorno pone un tassello in più per ognuno di noi, ma sia anche il momento per un'esame di coscienza per analizzare il nostro rapporto, le nostre mancanze verso il defunto. Per mia sfortuna sono entrata in contatto con la morte e la sofferenza fin da piccola e vi posso dire che questo purtroppo aiuta a consapevolizzarsi. L'altro giorno c'erano delle ragazzine di circa 15 anni che ridevano del fatto di dover andare al funerale di un parente di loro padre. Il termine esatto è stato anche:"che palle. È morto.amen". E lì pensavo a com'ero io a quell'età.  Avevo già perso persone care, avevo visto familiari e amici soffrire le pene dell'inferno per morire. E ho pensato all'educazione che i miei genitori mi hanno insegnato.  Poi ho ascoltato i discorsi dei genitori e li ho capito tante cose. "Lunedì c'è il funerale e visto che la giornata sarà occupata lì, domenica andiamo al mare". Ora se un tuo parente muore tu il giorno prima vai al mare e poi il giorno dopo fai il triste al funerale?  Si lo so, non si giudica il rapporto perché la domenica vado al mare quando ho un morto in casa.  Ma a me hanno insegnato il rispetto anche davanti alla morte. E per me per coerenza quel lunedì quei genitori facevano bene a non andare al funerale. Per me scusate è inconcepibile. Poi non uscitemi con la scusa "abitava lontano non ci frequentavamo molto". Dite piuttosto anche se era mio cugino, mio zio o chicchesia non me ne frega molto e devo andare al funerale perché devo. Fate gli onesti per favore.

sabato 8 marzo 2014

8 marzo

Non ho mai amato festeggiare l'8 marzo. Non sono una di quelle donne che aspetta impaziente questa festa per andare a divertirsi o per fare tutto quello che in un anno non fa. Non amo gli strip maschili in questa festa anche perchè mi chiedo "ma perchè solo l'8 marzo? noi donne usciamo una volta all'anno?". Lo strip maschile l'8 marzo lo trovo abominevole. Un'altra conferma di una società prettamente maschile che dà alle donne il contentino una volta o quasi all'anno. E noi donne cosa facciamo? Invece di indignarci ci andiamo a questi strip e ci trasformiamo in bestie assatanate di tutto e di tutti. E questa cosa credetemi mi fa vergognare di essere donna.
L'8 marzo lo sappiamo benissimo non è un evento felice. E' una data che serve a ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ma anche le discriminazioni e le violenze che ancora esistono nei confronti del gentil sesso.
Perfettamente d'accordo nel ricordare tutte le lotte e i successi ottenuti per avere la famosa parità dei sessi. Contraria a farlo un solo giorno all'anno; deve essere fatto sempre.
Ma un pensiero non può non andare alle donne che ancora vivono segregate, soggiogate all'uomo. Donne che vivono nell'ombra e nel terrore di un uomo che si crede ancora padrone della nostra vita, della nostra mente, dei nostri pensieri. Donne che muoiono per mano dell'uomo che amavano solo perchè le cose cambiano e l'uomo non è in grado di accettare che una donna lo rifiuti, lo allontani.
A noi donne non basta una giornata all'anno. No noi vogliamo rivendicare il  nostro essere donne ogni giorno. Care donne quindi per favore non abbassatevi a trasformarvi per un giorno in donne assatanate e vogliose di cose che pensate di solito proibite. Carissime donne siamo un patrimonio unico e vi prego rimaniamo tale.
In ultimo care donne non pretendete festini con strip maschili, una notte di pura follia. Ma pretendete ogni giorno amore e rispetto.

giovedì 13 febbraio 2014

La cattiveria che uccide

In questi giorni sono stata colpita da due notizie simili che hanno schiaffeggiato la nostra coscienza.

La prima di queste due vicende riguarda Nadia, 14enne di Padova, che si è uccisa lanciandosi nel vuoto da 30 metri di altezza dall'ex Hotel Palace di Cittadella. Dito puntato contro un social network per l'esattezza ask.fm. Questo social è frequentato da ragazzi giovani tra i 14 ed i 17 anni che nascondendosi dietro ad uno schermo lanciano cattiverie, violenze, proposte indecenti ed in alcuni casi istigano a cose tutt'altro che positive.
E non sanno chi vanno ad offendere. Anche perchè è facile offendere nascosti dietro un nick falso e dietro uno schermo. E non sai chi ti puoi trovare dall'altra parte. Ci può essere una persona forte, con un carattere in grado di distinguere un'accusa sensata dalla cattiveria; ma ti puoi trovare una ragazzina di 14 anni,amata e seguita dalla sua famiglia, che però prende queste cattiverie come oro colato, le entrano in testa e le ronzano fino a diventare un boato assordante.E questo boato assordante diventa una bomba che scoppia e che permette a Nadia in questo caso di impiccarsi. E questo getta nella disperazione i genitori che l'hanno trovata morta, che sono in stato di choc, che le controllavano il telefono e che mai si sarebbero aspettati un risvolto così tragico nella loro vita. E rovina la vita al suo giovane fidanzatino che si accusa di non averla amata abbastanza e che crescerà con questo senso di colpa in eterno.
Ora la giustizia troverà speriamo i colpevoli e farà il suo corso; ma io prenderei quei ragazzini che hanno mosso queste accuse verso una ragazza semplice ed indifesa e li porterei davanti al dolore di quei genitori. Ma non forse non capirebbero.

L'altra vicenda che deve scuotere gli animi è la storia di una ragazza di 23 anni di Osimo, Elisa, che si è tolta la vita. Era bellissima, solare, amata ed anche invidiata per la sua perfezione. Ma Elisa soffriva internamente. Un disagio, un sentimento di insicurezza che l'ha portata a togliersi la vita. Si è tolta la vita perchè ha deciso che vivere non aveva più senso, che non avrebbe mai potuto essere felice.
 Era bella, bellissima. Ma i problemi di alimentazione la accompagnavano da anni e l'avevano fatta cadere in uno stato depressivo molto grave. A nulla sono servite le cure dei genitori, degli istituti che l'anno seguita. E questo dimostra come lo specchio non rimanda la nostra immagine ma quello che noi vediamo. A nulla serve una bellezza esteriore quando la pace interiore non c'è. E sempre più ragazze ne soffrono; modelli televisivi e non danno sempre l'immagine di una donna perfetta che non esiste e ragazze cercano di imitarle fino a rovinarsi la vita. E uomini poco uomini non sanno apprezzare la bellezza che è al loro fianco ma anzi la denigrano finendo per apprezzare modelli finti e studiati al Photoshop.
La bellezza non è nulla se non ti ami.




lunedì 27 gennaio 2014

Giornata della memoria




Prova anche tu,
una volta che ti senti solo o infelice o triste, a guardare fuori dalla soffitta quando il tempo è così bello.
Non le case o i tetti, ma il cielo.
Finché potrai guardare il cielo senza timori, sarai sicuro di essere puro dentro e tornerai ad essere Felice."

Anna Frank

sabato 4 gennaio 2014

La speranza

L'inizio di ogni anno porta con sé la speranza. E credo che mai come quest'anno ne abbiamo bisogno. Io ho una speranza diversa..... speranza che tutte le persone che conoscano stiano bene e che siano serene. Ho la speranza che tutti abbiano voglia di vivere e di lottare per un futuro migliore. La speranza di continuare a crescere e vivere in armonia e serenità.  Ho la speranza che un po' tutti smettano solo di lamentarsi e che invece trovino nuovi spunti, nuovi punti per migliorare. La speranza più grande è riuscire a donare sempre un sorriso.....se ci riesci doni alle persone un attimo di pura felicità.